Appartiene al gruppo delle cosiddette medicine non convenzionali e
si basa sul principio di similitudine. Infatti la cura omeopatica
prevede l'utilizzo di sostanze, a dosi infinitesimali, capaci di creare disturbi che assomigliano il più
possibile a quelli che vogliamo curare.
In omeopatia esiste un rimedio per la persona affetta da una certa sintomatologia, non un farmaco per ogni
tipo di patologia, come siamo di solito abituati a pensare. Tale pratica terapeutica, nel 2002, è stata
riconosciuta in Italia dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
(FNOMCEO) a tutti gli effetti un atto medico.
In alcune città e su internet sono già stati redatti albi appositi dove vengono registrati i medici che
hanno frequentato scuole triennali di omeopatia in regola con i requisiti
richiesti dalla Comunità Europea (www.omeomed.net).
Durante la visita, il medico pone una serie di domande molto dettagliate sulle condizioni di salute del
paziente, sui sintomi fisici, emotivi e psicologici, sui disturbi passati e sulla
loro evoluzione nel tempo.
Solitamente la prima visita dura dai 60 minuti ai 90 minuti al termine della quale, dopo un’attenta analisi
dei sintomi, il medico (attraverso il repertorio informatizzato) prescrive il rimedio generale indicato.
"Nell’organismo vivente un’affezione dinamica più debole è eliminata in modo duraturo da un’altra più forte se quest’ultima (di specie diversa) le assomiglia molto dal punto di vista della sua manifestazione."
(Organon)